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21 12 2012 | Rimini | Rinaldis vs Bonfatti: Carim non è più la banca del territorio

Venerdì, 21 Dicembre 2012

tortora-scuro

Rimini | Rinaldis vs Bonfatti: Carim non è più la banca del territorio


Se Sido Bonfatti, presidente del cda Carim da poco più di due mesi, dichiara di voler rimodulare l’esposizione della banca rispetto a gruppi industriali, immobiliari e settore alberghiero, non può non attendersi una risposta. Arriva da Patrizia Rinaldis, presidente dell’Associazione italiana albergatori. “Non mi sono piaciute le dichiarazioni di Bonfatti”, dice. “In una città turistica come Rimini – spiega – dove ognuno cerca di fare la sua parte, reputo che questo tipo di atteggiamento esca da un sistema che si sta costruendo in un percorso complesso dove una generalizzazione espressa in questi termini va contro gli interessi di tutto il tessuto economico ed evidenzia solo la loro rendita di posizione. Mi sarei aspettata da quella che si definiva la 'Banca del territorio' una maggiore condivisione di strategie”.


La Rinaldis chiede quindi che l’esigenza di Carim2 di “un loro più forte coinvolgimento negli interventi pubblici (vedi il caso Aeradria), sulla gestione dei quali avrei molte cose da dire e da ridire”, corrisponda ad un atteggiamento della banca “anche per noi piccoli soci, sempre ignorati ma coinvolti nelle vicende Carim solo attraverso gli organi di stampa. L'utilizzo del solo strumento mediatico lo trovo impersonale: se si portano a casa dei risultati, li si portano a casa insieme. Noi fino ad oggi abbiamo sempre visto Carim come la banca del territorio, ma in questo momento vogliamo sostenere i nostri soci, i soci seri, quelli che si trovano in serie difficoltà causa l'eccessiva burocrazia”.


Secondo il presidente di Aia, il vero problema è la burocrazia. “Guardiamo al caso esemplare che coinvolge un nostro socio, imprenditore alberghiero di Rimini nord partito due anni fa con un grosso piano di ristrutturazione e un pesante investimento, che è si trovato nonostante le promesse fattegli da presidenti, commissari e consigli su piani già concordati e approvati, a vedersi bloccare i finanziamenti, mettendo in ginocchio l'operatività del suo ambizioso progetto imprenditoriale di riqualificazione turistica. Comprendo le logiche legate a Basilea 3 e alle difficoltà che la banca ha dovuto superare non certo per colpa degli albergatori, ma nell'ambito di un sistema più complesso. Come ho detto la strada della riqualificazione passa attraverso l'intervento del credito. Non è adesso nel nostro interesse bloccare un'economia. Se queste sono le nuove direttive e logiche di Carim non la reputo più la banca del nostro territorio, ma come un qualsiasi altro istituto bancario”.


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